Dream under construction: Jota

La galleria Mimmo Scognamiglio è orgogliosa di presentare la prima mostra personale in Italia del giovane artista brasiliano Johny Alexandre Gomes conosciuto con lo pseudonimo Jota. L'artista nato e cresciuto a Rio de Janeiro nel Complexo do Chapadão porta per la prima volta negli spazi della galleria una serie di lavori pittorici, su differenti dispositivi, per raccontare la parte più introspettiva della sua vita di giovane artista nero nella comunità della favela.

 

La nuova serie di opere riflette sulla realizzazione delle aspettative future dell'artista. Il titolo vuole evocare la creazione delle fondamenta del suo spazio privato, sia identitario che concreto, esattamente come la sua nuova casa in costruzione, un sogno a lungo atteso. Un sogno che però viene sottoposto allo sguardo sociale pubblico, agli occhi invidiosi del resto della comunità e agli sguardi attenti della popolazione brasiliana bianca. Lo scenario del Chapadão dipinto su una tavola da skate è infatti particolarmente ironico, dal momento che questo sport è visto dalla sua comunità come un hobby da benestante. Allo stesso tempo, la sacralità e la spiritualità, subentrano nei dipinti attraverso una presenza evanescente, come un angelo fiammeggiante, che personifica la sua guida in questo processo di realizzazione.

 

Come dichiara lo stesso Jota "Assieme al mio lavoro di artista, sto tenendo un piede in cantiere per la costruzione della mia casa che non si ferma mai. C'è sempre qualcosa da fare e questo comporta anche l'utilizzo di strumenti per l'edificazione. Poiché in passato ho lavorato come muratore, porto sulle tele questa parte di me come qualcosa di positivo che posso usare per esprimere la mia realtà in modo più profondo.

Ma voglio portare anche l'esperienza del mio quartiere, le cose che accadono nella comunità, come gli operai che devono andare a lavorare e magari passare una giornata terribile per essere stati derubati ai piedi delle colline. Ma anche le cose belle, come quando c'è una festa in famiglia che ti fa dimenticare tutti i problemi legati al vivere in questa realtà. C'è anche il divertimento e il movimento continuo nella comunità".

 


 

Galleria Mimmo Scognamiglio is proud to present the first solo exhibition in Italy of the young Brazilian artist Johny Alexandre Gomes, known by the pseudonym Jota. The artist, born and raised in Rio de Janeiro in Complexo do Chapadão brings to the gallery spaces for the first time a series of pictorial works, on different devices, to tell the most introspective part of his life as a young black artist in the favela community.

 

The new series of works reflects on the realisation of the artist's future expectations. The title is supposed to evoke the creation of the basis of his private space, both identitary and concrete, just like his new house under construction, a long-awaited dream. A dream, however, that is subjected to the public social gaze, to the envious eyes of the rest of the community and the pruner eyes of whiteness. The scenario of Chapadão painted on a skateboard is in fact particularly ironic, since this sport is seen by his community as a well-off hobby. At the same time, sacredness and spirituality take over the paintings through an evanescent presence, like a flaming angel, who personifies his guidance in this process.

 

As Jota himself says, 'Alongside my work as an artist, I am keeping a foot in the construction site of my house, which never stops. There is always something to do and this also involves the use of construction tools. Because I have worked as a bricklayer in the past, I bring this part of me to my canvases as something positive that I can use to express my reality in a deeper way.

But I also want to bring the experience of my neighbourhood, the things that happen in the community, like the workers who have to go to work and maybe have a terrible day because they were robbed in the foothills. But also the good things, like when there is a family party that makes you forget all the problems of living in this reality. There's also the fun and the never stopping movement in the community."