Tropicalissimo: Jason Martin

"Suggerire è creare; descrivere è distruggere".

Robert Doisneau

Mimmo Scognamiglio Artecontemporanea è lieta di presentare Tropicalissimo, la nuova mostra personale dell'artista britannico Jason Martin. A quattro anni dalla sua ultima mostra in questi spazi, Martin torna con un nuovo corpus di opere realizzate durante il periodo di lockdown, coinciso con una fase di grande ispirazione.
Tale ispirazione proviene direttamente da un movimento artistico brasiliano chiamato Trópicalia, emerso negli anni '60, che fondeva ritmi brasiliani e africani con la psichedelia britannica e americana. L'artista ha poi fuso la parola "Trópicalia" con la parola italiana "bellissimo"; da qui il titolo della mostra.
I riferimenti cromatici e le composizioni delle opere in mostra suggeriscono non tanto un sentimento di nostalgia, quanto piuttosto una riedizione attuale e allo stesso tempo classica delle stesse. Gli spazi pittorici sono talvolta idee di paesaggi, o luci temporanee: questo ha favorito la ricerca dell'artista e il gioco con la profondità figurativa o l'illusione di uno spazio pittorico in contrapposizione ad una piatta astrazione didattica.
Il periodo di lockdown si è rivelato essere un momento di relax e di spontaneità, durante il quale Jason Martin ha risposto maggiormente all'ambiente e al vuoto esagerato dell'essere umano. Qui le opere non sono concepite nel loro insieme, ma possono essere considerate come una cornice o un'istantanea del lavoro dell'artista in un periodo. Martin esplora diversi media e diversi temi. Gli spazi esplorati sono soglie.
Nell'astrazione ci sono sempre elementi di figurazione: verticale e orizzontale guadagnano in pratica l'uguaglianza. L'artista suggerisce che alcune opere possano essere ruotate di 90° per essere considerate alternative nel formato. I riferimenti elementari (terra, vento, fuoco, ghiaccio, nebbia ecc.) sono per Jason Martin sempre parte integrante dell'autonomia di vita di qualsiasi opera.
 

 

"To suggest is to create; to describe is to destroy".

Robert Doisneau

 

Mimmo Scognamiglio Artecontemporanea is pleased to present Tropicalissimo, the new solo show by British artist Jason Martin. Four years after his last exhibition in these spaces, Martin returns with a whole new body of works created during the lockdown period, which has conceded with a phase of great inspiration.

Such inspiration comes directly from a Brazilian artistic movement called Trópicalia, emerged in the 1960's, which merged Brazilian and African rythms with British and American psychedelia. The artist appropriated then the word "Trópicalia" with the Italian word "bellissimo", thus the title of the exhibition.

The colour references and the compositions of the artworks on display suggest not really a feeling of nostalgia, but rather a current and classic redux. The pictorial spaces are sometimes suggestive of landscapes, or temporal lights: this has furthered the artist's research and play with figurative depth or the illusion of a pictorial space in juxtaposition with a flat didactic abstraction.

The period of lockdown has turned out to be a moment of relaxation and unselfconsciousness, during which the artist has responded more to the landscape and an exaggerated emptiness of the human being. The work here are not conceived as a whole, but they may be considered as a frame or a snapshot of the work of the artist over a period. Martin explores different media and different themes. The spaces explored are thresholds.

In abstraction, there are always elements of figuration: vertical and horizontal gain equality in practice. Elemental references (earth, wind, fire, ice, mist etc.) are for Jason Martin always integral to the life autonomy of any work.